Lucrezia 2019

Autore Cristina Corvino
Titolo Lucrezia 2019
Serie Macchine del Tempo
Stile Arte Conservativa®
Dimensioni 148 x 168 cm
Tecnica dipinto a olio su tavola e tecniche miste
Anno 2019

Nel dipinto antico, copia di Guido Reni, è ritratta l’eroina romana Lucrezia mentre è in procinto di uccidersi come narrato da Tito Livio nella sua “Historia Romana”: lo stupro subito da Lucrezia per opera del figlio del Re di Roma e il conseguente suicidio furono la causa immediata della rivoluzione che rovesciò la monarchia e stabilì la Repubblica Romana.

L’eccezionale umanità della storia e la tragica risoluzione della vicenda contengono archetipi di empatica forza che trovano sviluppo nel corso delle varie epoche grazie alla capacità creativa degli artisti: Lucrezia diventa soggetto letterario e iconografico da Cranach a Giudo Reni, sospeso tra leggenda e realtà, esempio di virtù domestiche, eroina dei diritti umani, vibra di una fascinazione che attraversa i cambiamenti culturali arrivando fino a noi con notevole attualità.

Il messaggio dell’opera dal titolo “ Lucrezia 2019“ vuole sensibilizzare l’approccio sull’argomento cambiando il luogo comune dello stereotipo femminile di virtù che vede passare attraverso il sacrificio della propria vita in difesa dell’onore violato; le scarpette rosse oggi diventano simbolo di protesta, contro gli abusi, le trappole culturali che in tema di violenza sulle donne ci vengono quotidianamente trasmessi  a scuola, nei musei, sui media, manipolando il mito di Lucrezia a servizio di scopi politici e sociali.

L’opera descritta rientra nella serie “Macchine del tempo “, dove lo stile dell’Arte Conservativa diventa matrimonio delle varie conoscenze dell’artista, tra le discipline dell’arte, del restauro, e dell’architettura, apprese negli anni di studio e lavoro.  Nasce dall’idea di recuperare la copia autentica del maestro Guido Reni, abbandonata all’azione del tempo, per dargli nuovamente forma e dignità attraverso lo studio dei materiali antichi e l’intervento di conservazione.

Antico e moderno si fondono in un dialogo sullo stesso tema, per dare vita a una nuova creazione, che vuole catturare l’attenzione anche dello spettatore meno interessato all’antico, raccontando con enfasi comunicativa come si restaura un dipinto e come si può creare un legame tra passato e presente.

Il significato originale dell’opera viene espresso catturando all’interno di geometrie e riquadri i gesti più rappresentativi, tali da divenire una sintesi formale, una semplificazione di lettura dei canoni classici, più consona allo stile del nostro tempo.

Il confronto con i grandi maestri del passato non si limita a indagare i segreti del restauro valorizzando opere dimenticate ma si completa realizzando sul supporto esterno un dipinto ex novo per dare voce al pensiero attuale rispetto al tema prescelto.

In tal senso l’antico reinterpretato si unisce al contemporaneo tramite anelli metallici che segnano il tempo dei segni zodiacali come in un astrolabio e le coordinate spaziali come in una bussola, dando una collocazione ben precisa dell’opera ogni volta che viene esposta.

Tempo e spazio che cambiano, scorrono e trasformano lasciando la donna sempre protagonista di storie che si ripetono, come ben rappresentato nell’opera dal titolo “Lucrezia 2019”.

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Cristina Corvino